Di cosa ti parlerò
Oli Essenziali: quando oltre ad eliminare i cattivi odori, promettono di curarti la bronchite, l’insonnia …e magari, anche un’unghia incarnita!
“La prima volta che m’inganni la colpa è tua, ma la seconda volta la colpa è mia.
– Proverbio arabo
Per favore, non farti prendere in giro!
L’abbattimento odori, con gli oli essenziali, è una questione molto seria ed agisce per pure e semplici reazioni chimiche, tra molecole attive e molecole maleodoranti.
L’unica azione importante, che devi assolutamente pretendere, è la neutralizzazione delle molecole maleodoranti.
Quando ricevi una consulenza, che inizia ad assumere risvolti filosofico-esoterici, dove cercano di convincerti a beneficiare della “forza vitale degli oli essenziali”, ad aggiungere 2 gocce di Lavanda, che elimina lo stress, rilassa e migliora gli squilibri energetici degli operatori; o di Eucalipto, che grazie alla sua azione balsamica, agisce da espettorante e ti cura bronchiti, asma, riniti, sinusiti, etc.
…è tutta fuffa!
Ma che cavolo sta dicendo questo qui???
Un attimo, chiariamoci. Io non sto dicendo che gli oli essenziali, non servano a niente e che non abbiano alcun effetto sulla salute o sulla psiche delle persone che ne fanno uso, anzi, al contrario, sono ottimi.
Nel campo della fitoterapia e della aromaterapia, ci sono infatti, tantissimi studi sperimentali e clinici, nonché ricerche e pubblicazioni, che attestano questi benefici, …anche se, a mio parere, non sarebbero comunque da prendere così, in modo assoluto.
In ogni caso, stiamo parlando di abbattimento dei cattivi odori, quindi mi sembra ovvio, che non ci troviamo ad operare in una SPA, o in un ambiente sano e (probabilmente) incontaminato come un ufficio, un negozio o casa tua. Stiamo parlando di ambienti che per la specifica tipologia di attività svolta, sono per definizione malsani!
Cosa voglio dire? Ci arrivo subito, ma prima permettimi una rapida premessa, vedrai che tutto ti sarà molto più chiaro tra poco, ok?
Andiamo per punti:
1) Devi sapere, che tutte le molecole odoranti – sia profumate che puzzolenti, ed in particolare quelle di origine organica (COV: Composti Organici Volatili) – possiedono specifici gruppi funzionali che ne determinano il carattere odorigeno (Gruppi Osmofori o Aromatofori). Tutto quello che poi, troviamo attaccato a questi gruppi funzionali, determina quello che viene chiamato “tono edonico” o semplicemente, il loro odore caratteristico.
2) Semplificando all’estremo – nella speranza di non ricevere una scomunica dall’Ordine dei Chimici – diciamo che, delle particolari molecole attive (di cui solo alcuni oli essenziali sono molto ricchi) interagiscono con le molecole maleodoranti e/o con i loro gruppi funzionali, mediante specifiche reazioni chimiche chiamate: di sostituzione o addizione nucleofila, di condensazione aldolica o di semplice ossido-riduzione.
In pratica, banalizzando all’estremo il processo, una volta diffuse nell’ambiente, queste molecole attive degli oli essenziali, agiranno: o attaccandosi e disattivando i gruppi funzionali delle molecole maleodoranti, ossia combinandosi chimicamente con esse, sino a modificarne forma e dimensioni e principali proprietà chimico-fisiche (ed in particolare quelle odorigene); oppure per ossido-riduzione, cioè scomponendole e/o trasformandole in altre molecole (non necessariamente innocue come il vapore acqueo e l’anidride carbonica), che magari non puzzano più, …ma che di sicuro non sono aria fresca.
3) Infine, rispolverando un mio vecchio articolo sul funzionamento dell’olfatto, dove descrissi come riusciamo a percepire gli odori, ed estrapolandone solamente quello che ci serve adesso, per comprendere il mio ragionamento, diciamo che: secondo la teoria ad oggi più accettata (che ha origini piuttosto antiche, poiché elaborata prima da Lucrezio e poi rivisitata in chiave moderna, nel 1949, da R. Moncrieff), si ritiene che la regione olfattoria del nostro naso, sia in realtà ricoperta da numerose e diverse cellule recettrici, differenziate tra loro per forma e dimensione. Con ognuna di queste tipologie di centri recettori, le molecole odorose, reagiscono mediante un sistema definito “chiave-serratura”, ossia, vengono rilevate solamente quando tutta la molecola, o parte di essa, riesce ad incastrarsi perfettamente in un sito ricettore.
Iniziamo? Vedrai che dopo queste fondamentali premesse, il mio ragionamento ti sarà immediatamente chiaro!
4 cose che devi assolutamente sapere,
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1°) – Abbattimento Cattivi Odori per Mascheramento:
Tutto quanto descritto sin adesso, gli addetti del settore, lo riassumono semplicemente come: Abbattimento odori per mascheramento. Cioè, in definitiva, otteniamo l’eliminazione della puzza, perché: o ci appiccichiamo sopra un’altra molecola, che gli modifica forma, dimensioni e proprietà chimico-fisiche, in modo che non si incastri più in nessun recettore della nostra mucosa olfattiva, e quindi, non venga più rilevata; o perché la trasformiamo in altre molecole, che non puzzano più.
Il fatto però, che il nostro naso non riesca più a percepirle, non significa che siano definitivamente sparite e che non sia possibile inalarle e farle arrivare sino ai nostri alveoli polmonari e da lì, al nostro sangue.
Giusto per darti un’idea di cosa stiamo parlando, prova a dare uno sguardo a questi 2 semplici esempi. Rappresentano le reazioni chimiche tra Molecole Attive (in questo caso una generica aldeide) con le 2 più semplici e conosciute molecole maleodoranti inorganiche: l’Ammoniaca NH3 e l’Idrogeno Solforato H2S.
Questo per dirti che, se prendiamo ad esempio un impianto industriale, che sia nel settore petrolchimico, che produca gas tossici o anche solo di trattamento dei rifiuti (depuratore, compostaggio industriale, etc.) o un allevamento zootecnico, anche se perfettamente deodorizzati, utilizzando oli essenziali, non significa che ci si possa mettere, con un asciugamano in testa, a fare i suffumigi o che si possa avere un qualche beneficio, respirando a pieni polmoni, come fossimo in alta montagna. Si tratta di ambienti comunque non incontaminati.
ALT! Ora, non allarmarti: Se non faceva male prima, quando puzzava, non farà male neanche adesso che le molecole maleodoranti sono state disattivate, anzi… Però non dimenticare, che non siamo in un Centro Benessere o in aperta campagna!
2°) – I cattivi odori, possono essere pericolosi:
Ovviamente, sto considerando solamente gli ambienti in cui l’unico problema sono i cattivi odori e non gli ambienti tossici, dove la puzza è l’ultimo dei problemi e dove l’approccio dovrà essere, per forza, ben diverso.
In questi ambienti, quindi, quando il problema è unicamente il cattivo odore, allora, “nella maggior parte dei casi“, stiamo parlando di sostanze chimiche odorigene, che hanno una soglia di percepibilità molto al di sotto della soglia di tossicità, quindi seppur puzzolenti, si è, solitamente, ancora lontani dal pericolo.
Nota bene, ho volutamente sottolineato “nella maggior parte dei casi”, perché esistono delle eccezioni. Cioè, esistono dei composti, la cui soglia di percezione è più alta della soglia di tossicità. In pratica, quando ne senti la puzza, già ti sta facendo male!
Per fare giusto qualche esempio, abbiamo: l’ammoniaca (dall’odore pungente caratteristico, che immagino conosca bene), la trietilammina (che ha quell’odore pungente di pesce avariato), la formaldeide (utilizzata come battericida, nel comparto tessile), l’acroleina (la tipica puzza di frittura, quando si supera il punto di fumo dell’olio utilizzato), etc., tutti composti che si possono trovare tranquillamente, anche in impianti di gestione e trattamento dei rifiuti.
Ti faccio vedere 2 numeri, giusto per darti un’idea. Mettiamo a confronto i 2 composti inorganici visti prima: l’idrogeno solforato (H2S – dalla tipica puzza di uova marce), che in concentrazioni elevate è molto tossico ed anche mortale e l’ammoniaca (NH3), di cui abbiamo già detto.
Dove: – 100% Odor Threshold: è il valore minimo di odore, percepito dal 100% delle persone; – TLV (Threshold Limit Value): è il valore minimo della concentrazione di un contaminante, oltre il quale diventa pericoloso. |
Esatto, hai visto bene! Mentre la puzza di Idrogeno solforato non è un problema, perché la senti subito, essendo rilevabile a concentrazioni che sono 10.000 volte inferiori a quella di tossicità, l’Ammoniaca, invece, è già tossica per concentrazioni inferiori alla metà, di quella alla quale inizieresti a sentirne la puzza. |
Quindi, anche se dovessi utilizzare speciali miscele di oli essenziali, con effetti dichiarati miracolosi sulla salute e sulla psiche, potresti ritrovarti in una situazione come questa, in cui, pur avendo eliminato tutta la puzza di ammoniaca, la sua concentrazione residua nell’ambiente, potrebbe essere ancora tossica.
È anche vero che, da alcuni test condotti sul campo, sembrerebbe che alcune molecole attive degli oli essenziali, riescano ad agire sull’ammoniaca per ossidazione, riuscendo quindi ad abbatterne sensibilmente anche la concentrazione ambientale, …ma si tratta di dati ancora da confermare scientificamente.
In ogni caso, se la tua attività, ha un problema di odori, causato da composti chimici che, come l’ammoniaca, hanno la soglia di percezione più alta di quella di tossicità, il mio consiglio è sempre quello di approcciare il problema in modo diverso e più risolutivo. Non basta eliminare l’odore, per risolvere il problema, devi proprio abbattere totalmente la concentrazione del contaminante, in modo che non sia più pericolosa.
3°) – Gli oli essenziali sono pericolosi:
Gli Oli essenziali, sono sostanze naturali altamente concentrate e molto attive. Se utilizzati senza alcuna preparazione o formazione, possono diventare pericolosi e generare da reazioni allergiche sino a possibili effetti tossici (anche neurotossici), con conseguenze sia acute che croniche.
Ovviamente sto parlando di dosaggi molto elevati o utilizzi per tempi eccessivamente lunghi. Situazioni che sono difficilmente raggiungibili in un capannone industriale, dove vi sia un via vai costante sia di personale che di mezzi. …in ogni caso è un’informazione che è sempre meglio tener presente.
4°) – Gli oli essenziali non sono tutti uguali:
Gli oli essenziali, hanno composizioni chimiche molto diverse tra loro e quindi, non è detto, che tutti abbiano quelle particolari molecole attive in grado di reagire e neutralizzare quelle maleodoranti.
Per spiegarmi meglio, permettimi di aprire una piccola parentisi, giusto per vedere brevemente insieme, che cosa sono questi oli essenziali.
Cosa sono gli oli essenziali?In estrema sintesi, gli oli essenziali, non sono altro che un liquido idrofobo, ottenibile dalla distillazione in corrente di vapore di svariate piante aromatiche, oppure (limitatamente alle bucce degli agrumi), per spremitura a freddo. Chimicamente, gli oli essenziali, sono dominati per lo più, dalla categoria chimica dei terpeni (o meglio dei terpenoidi, …ma lo vediamo tra poco), che sono delle biomolecole, prodotte dalle piante aromatiche, composte da multipli di particolari unità dette Isopreni (un idrocarburo, con formula chimica C5H8).Senza entrare troppo in dettaglio, diciamo solo che queste unità isopreniche, sono un po’ come i mattoncini della Lego, che combinati, in strutture lineari, cicliche o miste, possono formare una quantità enorme di terpeni. Pensa che ad oggi, se ne sono scoperte più di 40.000 strutture diverse. Restringendo il campo, limitatamente al discorso dell’abbattimento dei cattivi odori, sono interessanti solamente quelle strutture che hanno 2, massimo 3 unità isopreniche (rispettivamente monoterpeni e sesquiterpeni), poiché strutture più grandi, risultano essere pesanti e poco volatili, quindi difficili da diffondere nell’ambiente.
Ora, ogni pianta aromatica, può modificare questi terpeni, con reazioni interne, capaci di portare alla formazione dei gruppi funzionali (di cui ti ho parlato prima), contenenti atomi diversi da quelli del carbonio, come ad esempio: gruppi ossidrilici, carbonilici, amminici, etc.. Così modificati, i terpeni vengono chiamati terpenoidi. A seconda del gruppo funzionale creato, si avranno quindi: aldeidi terpeniche, chetoni terpenici, alcoli terpenici, etc., che non sono altro che, quelle molecole attive, viste prima, responsabili delle reazioni di neutralizzazione di quelle maleodoranti. Ovviamente gli oli essenziali, contengono anche altre classi chimiche, ma generalmente sono presenti solo in alcuni ed in percentuali molto minori (eteri fenolici, composti azotati, composti contenenti zolfo, etc.).
IdrolatiUna citazione molto rapida, meritano anche le acque recuperate dalla condensazione del vapore di estrazione degli oli essenziali: i cosiddetti idrolati (o acque aromatiche). Questi possono avere un qualche effetto per l’abbattimento odori, ma comunque non paragonabile a quello ottenuto con gli oli essenziali. Questo perché, non solo la concentrazione è di solito molto più bassa (raramente più del 1%), ma soprattutto perché contengono solamente la frazione idrosolubile, della componente volatile delle piante aromatiche, ossia quella costituita dai composti ossigenati, come gli alcoli e gli acidi carbossilici.
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Quindi, se gli oli essenziali hanno tutti una composizione chimica così diversa, allora non è affatto detto che, qualsiasi olio essenziale ti venga proposto, possa contenere quelle specifiche molecole attive, in grado di neutralizzare i cattivi odori. Esistono molti oli essenziali, che pur avendo una fragranza gradevole ed un’ottima azione sulla salute e sulla psiche, sono totalmente inutili per neutralizzare ed eliminare i cattivi odori.
Dico questo perché, se mal consigliato, rischi di ottenere solamente un effetto fasullo, ossia un effetto di copertura, dovuto alla sovrapposizione di una buona profumazione al cattivo odore (con un impatto inizialmente nauseante) e che causerà solamente la saturazione delle tue mucose nasali, mandandoti in black out il naso.
In pratica non sentirai più la puzza, non perché sia sparita, ma solamente perché avrai il naso fuori uso (è un po’ come quando vai a sceglierti un profumo e dopo poche prove, non senti più niente).
Se ripensi un attimo a quello che abbiamo detto prima per l’ammoniaca, o se lavori in un ambiente dove sono possibili perdite o fughe di gas tossici, capisci bene quanto avere il naso fuori uso, possa ingenerare un certo rischio per la salute!
Ad ogni modo, ci sono ovviamente in natura, determinate piante aromatiche, che contengono tipologie chimiche molto più performanti e specifiche di altre, ma mi perdonerai se non scendo troppo in dettaglio, …diciamo che da qui in poi si entra in quello che viene chiamato “segreto industriale”. 😜
Conclusioni
Non vorrei averti allarmato inutilmente, ma purtroppo, dopo aver sentito certe cose, non potevo esimermi dallo scrivere questo articolo.
Mi rendo conto che l’argomento non sia stato semplicissimo, soprattutto se affrontato in un solo articolo. Spero di essere stato sufficientemente chiaro. In ogni caso, quello che mi piacerebbe rimanesse da tutto quanto detto, è che gli oli essenziali, non sono né stregoneria, né alchimia, sono delle normalissime miscele di composti chimici, che se usati sapientemente e in ambienti sani ed incontaminati, possono avere effetti stimolanti, sia sulla salute che sulla psiche.
Mentre se utilizzati, per l’abbattimento dei cattivi odori (non tutti allo stesso modo, ovviamente), fanno sì, il loro sporco lavoro …e lo fanno anche moto bene, ma stop! Cestina subito tutti quegli effetti taumaturgici che ti dovessero promettere, solamente per farti firmare il contratto, perché, come ti ho dimostrato, non solo è tutta fuffa, ma addirittura è qualcosa che, se mal interpretata, potrebbe portare anche a gravi rischi per la salute!
Un’altra cosa che trovo alquanto scorretta e fastidiosa, è la demonizzazione ed il terrorismo, che questi stessi venditori perpetrano, sull’impiego delle stesse ed identiche molecole, ma di sintesi, cercando di farti sentire in colpa, manco stessi avvelenando volutamente i tuoi operatori!
Se, come ho ripetuto alla nausea ormai, è una specifica molecola chimica, che innescando quel tipo di reazione di neutralizzazione delle molecole maleodoranti, determina l’eliminazione dei cattivi odori, che differenza può avere se ottengo quella stessa identica molecola da un processo chimico di sintesi o da uno naturale di distillazione?
Se la composizione chimica è la stessa (stessi atomi, stesso numero e stessa disposizione spaziale), funzionerà sia se la ottengo naturalmente, sia se me la costruisco in laboratorio: la chimica è chimica!
Quindi non crederci se cercano di convincerti che:
→ Chimica = veleno e vai all’inferno;
→ Oli Essenziali = salvezza del corpo e dello spirito.