[ Caso Studio ]
Ecco come, eliminando tutti i Reagenti Chimici aggressivi, ho trasformato uno Scrubber in un perfetto Abbattitore di Odori non pericoloso!
Credo fosse dopo l’estate del 2013 quando, rientrando in ufficio dopo un sopralluogo – per un problema di abbattimento odori in un depuratore – ricevetti una telefonata inaspettata, che mi fece molto piacere:
“Ciao Renato, sono Massimo, quando puoi passare da me? Mi devi assolutamente risolvere un problema che ho con lo Scrubber.
Era l’Ing. Massimo Medde, il Direttore Tecnico dell’impianto della Tossilo SpA di Macomer, in provincia di Nuoro.
La Tossilo SpA è una società che opera nell’ambito dei Servizi di Raccolta, Trattamento e Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani e Supeciali.
In particolare, gestisce l’impianto di Termovalorizzazione (con recupero energetico), di Discarica e di Compostaggio Industriale da RSU, di proprietà del Consorzio per la Zona Industriale di Macomer (NU).
Quando mi descrisse il problema che aveva con lo scrubber, devo essere sincero, mi spiazzò per un attimo.
Di per se, lo scrubber, non aveva nulla che non andasse, si trattava di una buona macchina della Ecochimica Srl, da 20.000 m3/h a 3 stadi con 2 scomparti, che lavoravano con 3 tipologie di reagenti chimici:
1. Trattamento Acido: Acido Solforico (H2SO4) al 98%;
2. Trattamento Basico + Redox: Idrossido di Sodio (NaOH – Soda Caustica) al 30% ed Ipoclorito di Sodio (NaClO – Varecchina), al 14%.
Lo scrubber, non era abbinato ad un biofiltro e dal camino, per via di un problemino nella taratura del dosaggio dei reagenti chimici, si percepiva leggermente odore di varecchina, …ma il vero problema era un altro!
Il vero problema era che – non chiedermi per quale motivo – lo scrubber era stato collocato su una struttura sopraelevata, a circa 6 m di altezza, insieme ai suoi serbatoi di ricarica dei reagenti chimici.
Il rifornimento dei reagenti chimici, avveniva mediante un’autobotte, che era costretta ad issare la manichetta sino ai 6 metri di altezza per pompare, sin lassù, questi reagenti chimici così pericolosi.
Ci credo che l’Ing. Massimo Medde ed il loro RSPP il Dott. Corrado Pangrani, perdessero 10 anni di vita ad ogni ricarica!!!
In effetti, al solo pensiero che, per sbaglio, potesse sganciarsi e cadere quella manichetta piena o che anche solo una goccia di quella roba potesse finire in faccia a qualcuno lì sotto, …un brivido freddo percorse anche la mia di schiena!
Durante la chiacchierata, oltre al preoccupante rischio infortunistico detto (che già da solo era più che sufficiente per decidere di cambiare sistema), mi vennero sottolineati anche altri aspetti negativi legati soprattutto alla manutenzione frequente che l’impianto ovviamente richiedeva, sia per i costi delle parti di ricambio che dovevano essere sostituite frequentemente, per via della rapida corrosione a cui erano sottoposti; sia per gli operatori che dovevano intervenire per sostituire quelle parti danneggiate, manipolando componenti impregnate di questi reagenti chimici aggressivi.
Un ultimo aspetto riguardava poi, la voce di costo legata all’uso importante di questi prodotti consumabili.
Fui molto sollevato, perché la soluzione ce l’avevo immediatamente ed era più semplice ed efficace di quanto l’Ing. Medde stesso potesse immaginare.
Gli proposi subito uno speciale liquido ideato e prodotto da una multinazionale tedesca che, nel settore ed in tutto il mondo, colleziona successi oramai da oltre 30 anni.
Il liquido, il cui nome commerciale è EXAIR AD/IMa, è specifico per l’incorporazione in acqua, molto versatile, ma utilizzato principalmente per potenziare gli scrubbers. L’EXAIR AD/IMa, miscelato con l’acqua di lavaggio degli scrubbers, è in grado di rilasciare delle speciali Molecole Attive Neutralizzanti che agiscono prima, attraendo elettrostaticamente quelle maleodoranti dalla corrente gassosa, per poi combinandosi con esse in modo indissolubile, mediante una reazione chimica, che ne modifica struttura, polarità o attività e le trasforma, da “molecole maleodoranti” a “molecole non-odoranti“. |
Se può interessarti approfondire meglio quest’ultimo aspetto, dai uno sguardo anche all’articolo “Abbattimento Odori con Molecole Attive Neutralizzanti“.
Dopo aver recuperato i dati dimensionali dello scrubber e del capannone del compostaggio industriale, a cui era collegato, valutata l’intensità del cattivo odore da eliminare e fatti 2 calcoli veloci, la soluzione che gli proposi fu quella di eliminare completamente tutti i reagenti chimici aggressivi ed utilizzare soltanto acqua con EXAIR AD/IMa, diluito allo 0,5%.
Piccola parentesi simpatica?
Quando arrivarono i prodotti, per errore, invece che lo 0,5%, venne caricato nello scrubber il 5%!
Mi chiamo subito l’Ing. Medde per chiedermi conferma della diluizione da utilizzare, mi disse testualmente: “Ma dobbiamo diluirlo al 5% o allo 0,5% questo prodotto? Sai, qui stiamo profumando tutta Macomer e non mi sembra il caso!“.
Neanche a dirlo, il prodotto funzionò alla perfezione. Oltre ad abbattere gli odori completamente, dallo scrubber questa volta usciva una leggerissima e piacevolissima fragranza di limone, la tipica profumazione firma .
Quindi oltre ad aver raggiunto lo scopo ottimizzando lo scrubber, l’aver eliminato tutti i reagenti chimici aggressivi, portò anche ulteriori vantaggi, come:
1. L’eliminazione del rischio infortunistico grave, dovuto alla fase di caricamento dei reagenti chimici con la manichetta dell’autobotte;
2. Riduzione significativa della frequenza degli interventi e dei costi per la manutenzione dello scrubber, essendo l’EXAIR AD/IMa un prodotto per niente aggressivo o pericoloso;
3. Riduzione della spesa per i reagenti chimici, perché nonostante l’EXAIR AD/IMa, in effetti al litro costi più degli altri reagenti chimici, ahimè la sua efficacia è talmente elevata che una fornitura di 400 litri, gli è durata circa 2 anni!!!
…che da un punto di vista prettamente economico, per me è un vero disastro!!! …ma sono felice di aver trovato una soluzione che abbia soddisfatto Massimo.
Ing. Massimo Medde
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Conclusioni
Gli scrubbers, sono impianti di trattamento aria, molto diffusi che, nonostante non vengano fabbricati specificatamente per eliminare le emissioni odorigene, sempre più spesso vengono impiegati per l’abbattimento odori nel depuratore, nel compostaggio industriale, nell’allevamento zootecnico, oltre che nell’industria in genere.
In ogni caso, sia che lavorino con reagenti chimici aggressivi sia che utilizzino solamente acqua, è sempre possibile ottimizzarli, migliorandoli sia dal punto di vista della pericolosità, sia da quella del rendimento di abbattimento odori.
In questo specifico caso ho voluto impiegare un prodotto chimico, di cui conoscevo perfettamente le straordinarie prestazioni, ma esistono diversi altri sistemi per potenziare uno scrubber.